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Ecco tutti i trucchi per far conservare frutta e verdura più a lungo e sprecare di meno

Come conservare frutta e verdura, frigorifero

Come conservare frutta e verdura al meglio per evitare di ridurre al minimo gli sprechi e beneficiare al massimo delle loro proprietà nutritive? La dieta mediterranea prevede il consumo di almeno 5 tra ortaggi e frutti durante il giorno, ma come possiamo ottimizzare la spesa per non dover continuamente andare a comprare frutta e verdura?

Ottimizzare il frigorifero

La gran parte dello spreco alimentare in Italia si registra all’interno delle private abitazioni. Per fretta o per negligenza spesso tendiamo infatti a sottovalutare alcune regole fondamentali che consentono da una parte di preservare al meglio gli alimenti che introduciamo a casa e dall’altra a ridurne gli sprechi.

Partiamo dal frigorifero: cosa va in frigo e soprattutto, dove? Con la pellicola o senza? In contenitori aperti o chiusi? Quali alimenti possono essere conservati in frigo più a lungo e quali vanno invece consumati nel più breve tempo possibile?

Salvo casi particolari, la temperatura ottimale a cui andrebbe tenuto il nostro frigo è di 4-5°C negli scomparti centrali, in cui riporre in appositi sacchetti o contenitori ermetici gli avanzi, i cibi cotti e successivamente raffreddati, i dolci.

Il ripiano più alto, con una temperatura tra i 6 e gli 8°C è destinato a uova, latticini, yogurt e alimenti che vanno consumati entro le 24 ore. Il ripiano più basso è invece la zona più fredda, intorno ai 2°C, dov’è più indicato tenere carne e pesce.

Il cassetto della frutta e della verdura invece ha una temperatura che si aggira intorno ai 7-10°C perché questi alimenti non necessitano di una refrigerazione eccessiva.

Infine, sullo sportello possono essere conservati burro, bibite e vini, dove la temperatura si assesta tra i 10 e i 15°C, anche perché è la parte più soggetta allo scambio di aria fredda/calda ogni qualvolta si apra la porta del frigo.

Come conservare i cibi in frigorifero

La prima cosa che bisogna sapere per mantenere al meglio i cibi ed evitare inutili sprechi è che il frigorifero non andrebbe mai riempito oltremodo.

L’aria fredda deve infatti essere in grado di distribuirsi omogeneamente intorno a tutti gli alimenti. Se riempiamo cassetti e scomparti con troppe cose si ostacola la libera circolazione dell’aria. In questo modo alcune zone del frigo rimarranno più calde, con il conseguente rischio di far marcire gli alimenti prima del dovuto.

Una buona pratica è quella di dividere i cibi per tipologia – carne, frutta e verdura, formaggi, etc – e riporre ciascuno nell’apposito scomparto del frigo. In ogni caso vale la regola FIFO – first in first out, ossia quello che introduciamo per primo a refrigerare va anche consumato per primo.

Frutta e verdura

conservare frutta e verdura

Se non lavata ma già matura andrà riposta nell’apposito cassettone del frigorifero: qui la temperatura, come abbiamo detto, dovrebbe aggirarsi intorno ai 7-10°C, non di meno, altrimenti il freddo potrebbe inficiare sulle proprietà organolettiche dei vegetali. Ad esempio gli agrumi conservati a una temperatura eccessivamente bassa assumono un caratteristico sapore amarognolo.

Ma perché proprio nel cassettone e non in uno scomparto aperto? Per limitare al massimo la perdita di umidità dovuta all’apertura e chiusura dello sportello e alla circolazione d’aria: la frutta e la verdura andrebbero preservate a un’umidità relativa abbastanza elevata, tra l’80 e il 90%.

La lista dei vegetali che possono andare in frigo

In generale, è meglio riporre tutta la frutta e la verdura in sacchetti di carta piuttosto che di plastica, per preservarne la freschezza e l’integrità.
Anche in frigorifero bisogna tenere lontano la frutta dalla verdura, in modo che quest’ultima non marcisca prima del dovuto e non si verifichino casi di cross contamination.

Frutta

  • Agrumi: durante la stagione invernale agrumi quali arance, pompelmi, mandarini e clementine possono essere conservati fuori dal frigo, magari sul terrazzo o sul davanzale, ma solo se la temperatura non sale oltre ai 15-18° e non scende sotto ai 5°C. Come abbiamo detto tendono ad acquisire un sapore amaro se conservati a basse temperature. In frigo, nell’apposito cassetto, durano fino a 2 settimane.
  • Cachi: estremamente deperibili ed effimeri, vanno tenuti in frigo, preferibilmente nella loro confezione coperta, in modo da non schiacciarli. Il tempo di permanenza è tuttavia molto esiguo, massimo 3 giorni.
  • Kiwi: meglio conservarli in frigo, durano fino a una settimana.
  • Mele e pere: a seconda del grado di maturazione possono durare tra i 7 e i 10 giorni se conservate nel cassettone del frigo. Attenzione a separare mele e pere dall’altra frutta, perché la loro vicinanza fa sì che maturi più in fretta a causa dal gas etilene sprigionato dalla buccia.
  • Frutti rossi: mirtilli, more, lamponi e così via sono altamente deperibili e vanno conservati in frigo, massimo un paio di giorni.
  • Albicocche, pesche, meloni, susine e frutta estiva: appena si alza la temperatura, la frutta comincia a marcire e a deteriorare più rapidamente se lasciata fuori dal frigo. Meglio tenerla dentro, sia sul ripiano centrale che nel cassettone, al massimo per 4 giorni.

Verdura e funghi

  • Asparagi: tra gli ortaggi più deperibili in assoluto, gli asparagi detengono forse il primato. Non appena le punte iniziano a ingiallire, cosa che succede entro 2 giorni dall’acquisto, è tempo di buttarli. Per farli durare di più si possono tenere in frigo, nel cassetto, preferibilmente avvolti in un panno o un sacchetto inumidito.
  • Insalata, bieta, erbette e verdura a foglia: anch’esse molto deperibili, si conservano nel frigo fino a 3 giorni, avvolte in sacchetti di carta. Se sono molto sciupate prima di cucinarle o metterle a tavola basta farle rinverdire in acqua fredda.
  • Funghi: possono resistere in frigorifero, dentro una busta di carta, dai 3 ai 5 giorni.
  • Odori come rosmarino, sedano, basilico etc.: l’ideale sarebbe metterli fuori dal frigo e in piedi, in un bicchiere con un dito d’acqua. Essendo a tutti gli effetti piccole piantine è il modo migliore per farli durare più a lungo. Possono anche essere sottoposti a sbianchimento, indicato soprattutto per il basilico: dopo averlo lavato si getta qualche secondo in acqua bollente e, una volta asciutto, si ripone in freezer per poterlo adoperare fino a un paio di mesi. Altrimenti si possono avvolgere le radici di questi vegetali in un panno umido e inserire tutto in una busta di carta da mettere in frigo, dove durano fino a 5-6 giorni.
  • Melanzane, cavoli, zucchine, piselli, carciofi, cetrioli, finocchi e peperoni: si mantengono bene fino a una settimana dentro al cassetto della verdura.
  • Carote: si possono conservare sia fuori che dentro al frigo, in sacchetti di carta, resistono anche 10-15 giorni.

Verdura cotta

Se invece avete avanzi di verdura cotta, sia essa bollita, ripassata, al forno o in padella, è meglio riporla non nel cassettone del frigo ma nei ripiani centrali. La verdura cotta non durerà più a lungo di un paio di giorni.

E le patate?

Mai mettere le patate crude in frigo: qui gli amidi contenuti nei tuberi si trasformano in zuccheri a causa del freddo e, una volta cotti, viene prodotta una sostanza nociva, l’acrilammide.

Se cotte invece possono tranquillamente essere conservate per un paio di giorni in frigo. Per quanto riguarda quelle germogliate e il discusso rischio di ingerire solanina, basterà togliere i germogli e l’area intorno ad essi per poi lavare bene i tuberi, in modo da scongiurare qualsiasi fastidio.

Uso della pellicola per alimenti e della carta stagnola

La pellicola alimentare, a base di polivinilcloruro (PVC) può essere utilizzata per coprire vegetali acidi, come i pomodori o i limoni aperti, e le verdure in generale. Per le banane un ottimo trucco per non farle maturare troppo in fretta è quello di avvolgerne il gambo proprio con la pellicola.

L’alluminio invece è più indicato per ortaggi come il sedano o il finocchio, perché aiuta a preservarne la croccantezza.

Conservare frutta e verdura a temperatura ambiente

conservare frutta e verdura

A temperatura ambiente, durante l’inverno, può essere tenuta la frutta non ancora del tutto matura, i frutti esotici e i limoni, anche se questi ultimi, se conservati in frigo, durano in media 4 volte di più.

Alcuni prodotti poi non amano proprio il freddo, pertanto è bene lasciarli sempre fuori. Stiamo parlando di:

  • Banane
  • Pomodori, se non eccessivamente maturi
  • Fagiolini
  • Cetrioli
  • Zucchine

Meglio ancora, al buio

Alcuni ortaggi durano di più e si mantengono meglio se posizionati in un luogo al buio, arieggiato, lontano dall’umidità e dal caldo, mai sopra ai 15/20°C, come potrebbe essere un cassettone della dispensa. Il motivo è che questi alimenti, lontani dalla luce, interrompono o rallentano il processo che li porterebbe altrimenti a germogliare.

  • Aglio, cipolla, scalogno, che possono essere riposti in un sacchetto di carta con dei fori per lasciare che “respirino”. L’aglio può anche essere riposto nello sportello del frigo, dove si mantiene per circa 20 giorni.
  • Patate
  • Patate dolci
  • Zucca intera
  • Cavolo rapa
  • Rapa

Se correttamente conservati, possono essere consumati dopo un mese e più, anche se l’ideale sarebbe non andare oltre alle 2 settimane.

Altri consigli per non sprecare e avere sempre a portata di mano frutta e verdura

Ecco alcuni consigli pratici per conservare frutta e verdura più a lungo:

  • Al momento dell’acquisto è sempre bene non comprare vegetali troppo maturi a meno che non vadano consumati immediatamente. Scegliere il giusto grado di maturazione permette di gestire meglio le scorte e portare in tavola sempre alimenti gustosi e freschi.
  • Non lavare la frutta e la verdura finché non vogliamo mangiarle aiuta a evitare che marciscano anzitempo.
  • Meglio separare le foglie dell’insalata prima di metterla in frigo, per poi avvolgerle in un panno umido e riporle in un contenitore ermetico.
  • Se l’insalata appassisce, si può bollire insieme ad altre verdure e poi frullare tutto per un ottimo passato o minestrone.
  • La verdura a foglia, oltre a essere consumata cruda, si può cuocere o usare come ingrediente per torte salate e quiche, più facilmente trasportabili in caso di pranzi fuori casa.
  • A eccezione della verdura che solitamente si consuma cruda, si può ricorrere al congelamento degli ortaggi per poi utilizzarli entro un paio di settimane, massimo un mese. Prima di metterli in freezer è sempre meglio lessarli o scottarli per qualche minuto: questo vale soprattutto per piselli, zucca, zucchine, bietole, pomodori e melanzane.
  • Anche la frutta può essere congelata: sminuzzarla e cospargerla di limone prima di inserirla negli scomparti più freddi ne preverrà l’annerimento. Sconsigliato il congelamento di frutta particolarmente ricca d’acqua come anguria, ananas o melone.
  • Conserve, marmellate, sott’oli e sott’aceti fatti in casa sono infine le soluzioni più golose e durevoli per consumare tutta la frutta e la verdura in eccesso!